REPORT del Presidio del 4 marzo indetto dal Coordinamento 3 ottobre a Milano davanti all'Usp
- Mercoledì 4 marzo si è svolto, sotto la sede dell'Usp di Milano un presidio di protesta contro i tagli nella scuola pubblica, il DDL Aprea e il precariato, organizzato dal Coordinamento lavoratori scuola "3 Ottobre" e che ha riunito insegnanti precari e di ruolo di tutti gli ordini e gradi, personale ATA e studenti delle Scuole di Specializzazione all'Insegnamento. Il presidio, malgrado la pioggia battente, ha visto la presenza di un centinaio di persone e si è caratterizzato per essere colorato, determinato e combattivo. Tanti i cartelli e gli striscioni esposti e tanti gli slogan gridati dai manifestanti tra i quali:
Il sapere non è una mercanzia Aprea, Gelmini vi spazzeremo via!
La cultura non si vende, le nostre scuole non sono aziende!
Ministro ti abbiamo licenziato, vogliamo un solo disoccupato!!
Banche, guerre i soldi chi li dà? I tagli alla scuola e alla sanità!
Nelle classi da 31 non impara più nessuno!!!
Contro la scuola dell'indecenza ora e sempre Resistenza
Lo diciamo chiaro e in italiano: scuole razziste non le vogliamo!
Al Silvietto e alla sciura, il SAPERE fa paura!!
- Una delegazione mista di insegnanti e Ata ha avuto un incontro con il Provveditore agli Studi, dott. Lupacchino per presentare le nostre richieste e rivendicazioni, si riporta in basso la sintesi di tale incontro.
Da evidenziare positivamente anche la presenza attiva al presidio di alcune organizzazioni sindacali (CGIL, COBAS SCUOLA, CUB SCUOLA, SLAI COBAS-Per il sindacato di classe) e partitiche (Rifondazione Comunista) e il contributo organizzativo di Rete Scuole. Importante la presenza di stampa (Corriere della Sera), radio (Radio Onda d’Urto) e televisione (Rai 3 Regionale) che hanno dato una buona copertura all’evento. [vedere Rassegna Stampa sul nostro blog http://
Al termine del presidio il Coordinamento 3 ottobre ha dato appuntamento ai lavoratori della scuola, per decidere e organizzare nuove iniziative di protesta, a lunedì 16 MARZO ore 16,30 alla sede di ChiamaMilano in largo Corsia dei Servi 11.
SINTESI DELL'INCONTRO avvenuto durante il presidio fra il dott. Lupacchino (Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Milano) e la DELEGAZIONE dei lavoratori della scuola
La delegazione era composta da 12 membri, un insegnante della scuola primaria e alcuni insegnanti della secondaria di primo e secondo grado in rappresentanza del Coordinamento 3Ottobre, due Ata, un Ata ex Enti Locali e alcuni rappresentanti sindacali di CGIL, Cobas e Slai-Cobas-Per il sindacato di classe.
L'incontro è stato piuttosto lungo; eviteremo quindi di esporre le rivendicazioni avanzate da ciascun membro della delegazione, limitandoci a riferire le risposte di Lupacchino.
Si precisa solo che sono stati affrontati molti temi caldi, dai tagli alla sicurezza e agli organici alle garanzie di continuità nel lavoro per i precari.
Il provveditore si è trincerato dietro la sua carica di funzionario statale per giustificare una posizione pilatesca nei confronti della "riforma"; non essendo egli tenuto ad esprimere pareri di sorta, non gli spetterebbe altro che applicarla. Ha tuttavia rassicurato verbalmente i presenti di aver intenzione di cercare, nel rispetto della nuova normativa, di renderne il meno gravosi possibile gli effetti, anche attraverso il confronto costruttivo con i sindacati. Sarebbe sua intenzione fissare regole precise nel conferimento delle supplenze, al fine di evitare incresciose guerre tra poveri. Ha affermato inoltre di essere in continuo contatto con la Direzione scolastica regionale, che avrebbe l’incarico di interloquire con il Ministero (anche se non si è capito a qual fine).
In merito alla pubblicazione degli organici, Lupacchino ha ricordato che non è ancora concluso l'iter parlamentare dei regolamenti attuativi della "riforma"; si attende a breve un dpr, che fisserà i parametri per la determinazione degli organici. Al momento attuale, quindi, non si sa nulla; non appena saranno pronti, gli organici saranno pubblicati sul sito dell'USP.
Ci ha consigliato in via non ufficiale di andare alla Direzione scolastica regionale a chiedere informazioni a riguardo.
Alle nostre preoccupazioni sui tagli ha risposto rassicurandoci, confidando tuttavia esclusivamente nell’alto numero di pensionamenti volontari (2000 nella provincia di Milano). Essi sarebbero sufficienti, secondo un suo personale calcolo, a coprire gli esuberi nelle classi di concorso più colpite nella scuola media (lettere, tecnica, musica). Ha aggiunto che i tagli riguarderanno soprattutto il sud e quindi che non dobbiamo preoccuparci e a tal proposito molti dei delegati hanno espresso il proprio disappunto riguardo a tale affermazioni sottolineando come il problema dei tagli alla scuola sia comunque un problema di tutti noi indipendentemente dalla regione in cui essi avvengono.
Inoltre il provveditore si è rifiutato di considerare la ricaduta che quegli stessi tagli avranno comunque sulla nostra provincia, in cui sono titolari di cattedra 900 docenti che ogni anno chiedono l’assegnazione provvisoria al sud (dove l’anno prossimo non ci sarà per loro possibilità di trasferirsi).
Ha garantito che aumenteranno i posti di sostegno, nella prospettiva di raggiungere la proporzione di un insegnante ogni due alunni disabili.
Egli confida (la fiducia evidentemente non gli fa difetto) nel fatto che le direttive finali del ministero saranno più elastiche dei regolamenti, tali quindi da consentire aggiustamenti.
Prende l’impegno di garantire il conferimento delle supplenze annuali a settembre, nonostante il rischio, quasi ineluttabile, che le graduatorie siano bloccate a causa dei ricorsi di chi cambierà provincia e sarà incluso in coda (in modo discriminatorio rispetto agli abilitati SSIS IX ciclo, cui sarà consentito l’inserimento a pettine).
Prende l’impegno di garantire la massima trasparenza a proposito delle assegnazioni provvisorie, stabilendo un termine massimo entro il quale accettare le segnalazioni (non ci è chiaro in che modo questo fatto possa avvantaggiare i precari di Milano).
Riguardo alle richieste del personale Ata di comprendere l'entità dei tagli e di come potranno le scuole sopperire alla mancanza di personale, che è già insufficiente e genera una situazione di insicurezza nella gestione degli spazi, il provveditore ha risposto che a fronte dei pesanti tagli la direzione è quella di andare verso le esternalizzazioni del personale Ata.
Sul problema della sicurezza si segna forse l’unico spunto interessante: Lupacchino afferma che, qualora un DS lo informasse dell’impossibilità di aumentare il numero degli studenti in una classe, a meno di violare le norme sulla sicurezza, gli darebbe ascolto e derogherebbe alle nuove regole sulla formazione delle classi. Questa considerazione a nostro avviso apre per noi la possibilità di attuare nelle nostre scuole inchieste sulla applicabilità di queste norme alle singole classi, portando i risultati al DS, in modo che richieda a tempo debito le dovute deroghe al provveditore.
Al temine dell'incontro i rappresentanti del Coordinamento 3 ottobre hanno ribadito le motivazioni del presidio, ovvero la profonda contrarietà nei confronti della Legge 133 e del ddl Aprea.
E hanno quindi chiesto che le posizioni del coordinamento fossero dal provveditore comunicate al Ministro dell'Istruzione.
COORDINAMENTO3OTTOBRE – LAVORATORI DELLA SCUOLA
coordinamento3ottobre@gmail.
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