E' stato fissato l'incontro con FLC CGIL Lombardia per mercoledì 11/01/12 presso la Camera del lavoro di Milano alle ore 17. Chiederemo informazioni precise su come il sindacato intende muoversi per salvaguardare le Graduatorie ad esaurimento, che posizione assume rispetto alle varie ipotesi in circolazione di futuri sistemi di reclutamento (doppio canale, Concorsone) e che opposizione intende mettere in canto rispetto ai progetti di privatizzazione e regionalizzazione avanzati dal neo-Ministro dell'Istruzione Profumo. E' importante che ci sia una partecipazione quanto più numerosa possibile.
Al Segretario provinciale di Milano e provincia
Al Segretario regionale della Lombardia
di FLC-CGIL
Oggetto: richiesta di incontro con i Segretari provinciali e regionali di Milano e provincia e di Lombardia
"Cari colleghi-sindacalisti,
Questa lettera vuol essere una richiesta di chiarimento, rispetto all’atteggiamento che sta tenendo la FLC-CGIL in relazione alle proposte sui futuro sistemi di reclutamento (doppio canale, nuovo concorso anche per chi già abilitato da anni, ecc.) e sui TFA di prossima attivazione. Sui siti provinciali della CGIL è infatti possibile reperire informazioni su corsi a pagamento che dovrebbero preparare al superamento delle prove di ammissione ai TFA (si veda ad esempio: http://www.flccgil.lombardia.it/cms/view.php?cms_pk=2778&dir_pk=112).
Sorvoliamo pure sul fatto che i TFA sono l’ennesima "promessa di un ruolo" che i precari che fanno questa vita da anni, se non decenni, sanno benissimo non verrà mantenuta, come è stato per la maggioranza di noi con i concorsi riservati, il concorsone del '99 e le SISS, ma non possiamo non chiederci perché la CGIL si presti a quest’ennesima operazione che aumenterà il precariato e creerà ulteriori guerre tra poveri. Ed è forse meglio non addentrarci neppure nella vergognosa contrapposizione tra giovani e vecchi creata ad arte nelle ultime settimane, per forzare il Ministero ad aprire questi corsi e ad allargare la disponibilità di posti prevista, con una procedura simile a quella utilizzata per le SISS che ha prodotto gli effetti che conosciamo. Sappiamo tutti che i precari iscritti in GaE non sono necessariamente vecchi, o “obsoleti” come li definì questa estate l'on. Pittoni in quota Lega, del quale speriamo, con il vostro appoggio ai TFA, non vogliate condividere la posizione e le convinzioni politiche. E i precari che sono in là con gli anni,lo sappiamo tutti, non lo erano quando sono stati immessi in questo inferno senza fine.
Nella nota ministeriale del 10 agosto riguardante la nuova formazione-docenti si legge che “il 50% dell’ammontare complessivo delle cessazioni è destinato per legge agli aspiranti inclusi nelle graduatorie a esaurimento, il restante 50% resta appannaggio dei TFA, pur al netto degli esuberi Provinciali”. Questa è per noi una notizia allarmante, perché foriera di conseguenze evidenti: aumento degli anni di permanenza in GaE per coloro che sono in attesa del ruolo; probabile pioggia di ricorsi relativi ai diversi aspetti di questo provvedimento, che come quasi tutti gli interventi di questo governo nel campo dell’istruzione, si presenta come un pasticcio giuridico-amministrativo –si pensi solo al problema dell’accesso ai concorsi che dovrebbero essere riservati ai nuovi abilitati da parte dei SISSini che hanno frequentato un corso che aveva le stesse identiche caratteristiche dei TFA ma durava un anno in più - aumento del precariato stimabile intorno al 200% nei prossimi 4 anni; impossibilità di esaurire l’una e l’altra graduatoria (perché tale diverrà poi quella prodotta dai TFA); creazione di un’ulteriore frattura tra lavoratori precari in tutto e per tutto simile a quella già vissuta tra SISSini e “storici”, in un contesto però esacerbato dai tagli e dalla sostanziale inconsistenza delle immissioni in ruolo di quest’anno e di quelli precedenti, e avanti di questo passo.
Ci chiediamo quale sia il senso – e le motivazioni ab origine – delle ultime attività sindacali promosse dalla FLC-CGIL, le quali altro ci sembra non faranno che frammentare il fronte dei lavoratori della scuola, piuttosto che unirlo per contrastare gli attacchi alla professione docente e ai nostri diritti di lavoratori.
Siamo certamente consapevoli che non si può negare ad un giovane di scegliere la professione dell’insegnamento, ma riteniamo che la strada più corretta sarebbe quella di immettere questi “giovani” (e sappiamo tutti che la maggior parte delle facce frequentanti questi corsi non solo non sarebbero giovani, ma sarebbero le stesse che si sono viste negli ultimi dieci-quindici anni alle convocazioni per gli incarichi annuali) che si abiliteranno tramite TFA, nelle GaE con lo stesso metro di assegnazione del punteggio utilizzato per gli ultimi immessi (i SISSini), in modo che vi sia un’unica via di accesso al ruolo e che essa tenga conto sia delle competenze e dei meriti intellettuali e pedagogici di ognuno, ma anche dell’anzianità di servizio.
Esigiamo quindi che la CGIL si sottragga a quest’ennesima ingiustizia perpetrata nei confronti di noi tutti, a quest’ennesimo contrabbando di illusioni – peraltro costosissime – e che, tanto a livello provinciale quanto a livello nazionale, venga al più presto presa una posizione chiara e forte contro future proposte reclutamento, nei termini che abbiamo descritto, richiedendo con forza al Ministero che i TFA conducano all'accesso alle medesime graduatorie in cui sono inseriti tutti gli attuali docenti precari.
Chiediamo un incontro urgente con le segreterie provinciali e regionali di Milano e provincia e di Lombardia al fine di avere una risposta credibile e chiara a questa nostra.
Coordinamento Lavoratori della Scuola Milano
Seguono firme di adesione:
1. Lucia Donat Cattin, docente precaria
2. Olga Romano, docente precaria
3. Ernesta Bevar, docente
4. Giuseppe Palatrasio, docente precario
5. Paola Dente, docente precario
6. Eugenia Maranesi, docente precaria
7. Maria Pia Monaco, docente precaria
8. Pamela D’antico, docente precaria, attualmente disoccupata
9. Mariateresa Cossolini, docente precaria
10. Aloi Fortunata Lidia
11. Sara Brivio, docente precaria
12. Rosa Heino, docente precaria
13. Laura Papa, docente precaria
14. Maria Teresa Capodici, docente precaria
15. Elena Fiume, docente precaria
16. Ilenia Argento, docente precaria
17. Simona Rusconi, docente precaria
18. Manuela Chiaramonte, docente precaria
19. Claudia Morbioli, docente precaria
20. Stefania Aiello, docente precaria
21. Silvana Cinquegrani, docente precaria
22. Augusto Scalise, docente precario
23. Rosalinda Renda, docente precaria
24. Filomena Giovanna Bastone, docente precaria
25. Donatella Piergiovanni, docente precaria
26. Patrizia Leone, docente precaria
27. Michele Pavino, docente precario
28. Fabio Fino, docente precario
29. Angela Carotenuto docente precaria
30. Rosaria Linda Signorello, docente precaria
31. Anna Leone, docente di ruolo
32. Matteo Ganino, docente di ruolo
33. Isabella Nardelli, docente precaria
34. Gilda Ricciardi, docente precaria
35. Maya Larghi, docente precaria
36. Strangis Giampasquale, docente di III° fascia
37. Fabrizio Colombini, ATA precario
38. Annalisa Callegari, docente precaria
39. Francesca Del Rosso
27 dicembre 2011
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