30 ottobre 2009

C'era una volta... la scuola pubblica

Giovedì 12 novembre, dalle ore 19.30,
il Coordinamento lavoratori della scuola "3 ottobre" organizza

una serata di contro-informazione, teatro e musica

presso l'Arci Metromondo di Via Ettore Ponti 40, a Milano.

DL 134/09

Sintesi e rilievi critici al Disegno di legge approvato alla Camera il 21 ottobre 2009. Conversione in legge del Decreto Legge n.° 134 del 25 settembre 2009.

Beneficiari.
I docenti inseriti a pieno titolo nelle graduatorie provinciali ad esaurimento;
gli A.T.A. inseriti a pieno titolo nelle graduatorie permanenti,
Ø che, nell’a.s. 2008/2009, abbiano stipulato un contratto a tempo determinato - annuale o sino al termine delle attività didattiche -, in quanto inseriti nelle graduatorie ad esaurimento o permanenti, oppure nelle corrispondenti graduatorie di circolo o di istituto - di prima fascia, per il personale docente, o di prima e seconda fascia, per il personale A.T.A.-, “per le stesse classi di concorso, posti o profili professionali”;
Ø che, nell’a.s. 2008/2009, abbiano conseguito, attraverso le graduatorie di istituto, una supplenza temporanea di almeno 180 giorni;
Ø che non abbiano potuto stipulare, per l’a.s. 2009/2010, un contratto per una delle tipologie citate, per mancanza di posti disponibili;
Ø che abbiano stipulato un contratto per un numero di ore inferiore a quello di cattedra o posto, in assenza di cattedre o di posti interi;
Ø che nell’a.s. in corso abbiano rinunciato ad un contratto, nella provincia di appartenenza, per un numero di ore inferiore a quello di cattedra o posto, in assenza di disponibilità di posti interi;
Ø che abbiano rinunciato ad un contratto, anche ad orario intero, in quanto individuati come aventi titolo da una delle graduatoria provinciali in cui siano inseriti in coda.

Sono invece esclusi coloro che, nel corrente a.s., rinuncino ad una supplenza ad orario intero nella graduatoria ad esaurimento della provincia di appartenenza o nelle graduatorie di circolo o d’istituto correlate.
È escluso sia il personale destinatario di contratto a tempo indeterminato, sia il personale collocato a riposo a partire dall’1 settembre 2009.

Supplenze temporanee.
Ai beneficiari sono conferite dai D.S. le supplenze per assenze del personale in servizio, “con precedenza assoluta” rispetto al personale inserito nelle graduatorie di circolo e d’istituto, per tutti gli insegnamenti o i profili professionali per i quali sono iscritti.
La precedenza è riconosciuta, secondo l’ordine di graduatoria, anche per il completamento di orario sia nella provincia di appartenenza, sia in una delle province aggiuntive, ma il completamento può avvenire solo nella provincia in cui il contratto è stato stipulato.

Punteggio.
I docenti hanno diritto alla valutazione dell’intero anno di servizio –12 punti-, ai soli fini dell’attribuzione del punteggio nelle graduatorie ad esaurimento.
Il personale A.T.A ha diritto all’attribuzione del punteggio per l’intero anno scolastico.
Il punteggio è assegnato nella stessa classe di concorso, posto di insegnamento, profilo professionale in cui si è prestato servizio nell’a.s. 2008-2009.


Graduatorie.
I beneficiari sono inseriti in elenchi provinciali o sub-provinciali, per tipologia di posto, classe di concorso o profilo professionale, in ordine di graduatoria, secondo la posizione di fascia, i punteggi e le eventuali precedenze possedute. Qualora i beneficiari abbiano richiesto di essere inclusi negli elenchi prioritari in una delle province aggiuntive, “ai fini del completamento orario” la loro “posizione risulterà comunque subordinata rispetto agli aspiranti inclusi nella graduatoria originaria di tale provincia”.

Convenzioni regionali.
I beneficiari impegnati in progetti attivati ai sensi delle Convenzioni stipulate con le Regioni non possono accettare, durante lo svolgimento dei progetti, supplenze temporanee, salvo diversa previsione delle singole Convenzioni.
Regione Lombardia.
I docenti potranno svolgere supplenze solo durante le eventuali sospensioni delle attività previste dall’accordo; qualora abbandonino le attività in corso per assumere una supplenza di qualsiasi durata, non potranno più rientrare in alcuna attività.

Obblighi.
I beneficiari sono obbligati ad accettare qualsiasi proposta di supplenza, all’interno delle preferenze espresse nella domanda, salvo quella che sia offerta in corso di altro contratto.
La rinuncia immotivata o senza giustificato motivo comporta la decadenza dal diritto ad essere interpellato per ulteriori proposte di contratto, la perdita dei 12 punti, ma non del punteggio maturato in ragione del servizio effettivamente svolto, la perdita del diritto a percepire l’indennità di disoccupazione eventualmente percepita.
Non è applicata alcuna penalizzazione nei seguenti casi:
Ø se il lavoratore rinuncia alla supplenza, anche in corso, per un incarico annuale o fino al termine delle attività didattiche, resosi disponibile successivamente;
Ø se è destinatario di un progetto regionale;
Ø se è impegnato in una supplenza temporanea, conferita in virtù dell’inclusione nelle graduatorie di circolo o di istituto;
Ø se, “nelle more della pubblicazione degli elenchi prioritari”, ha accettato una supplenza dalle graduatorie di circolo o d’istituto in cui è incluso, in una provincia diversa, e se la supplenza è in corso nel momento della chiamata dall’elenco prioritario.

Rilievi critici.
Beneficiari.
Ø L’accesso ai contratti di disponibilità è riservato solo a una minima parte dei precari rimasti senza lavoro, ovvero a coloro che abbiano lavorato per tutto l’anno appena trascorso, con nomina degli USP , e a coloro che abbiano lavorato per almeno 180 giorni dalle graduatorie di istituto;
Ø non è prevista alcuna forma di tutela dei altri docenti iscritti nella II e III fascia delle graduatorie di istituto;
Ø i beneficiari saranno costretti ad accettare le supplenze brevi assegnate dai DS, mentre tutti gli altri docenti avranno scarsissime possibilità di lavorare e non beneficeranno di alcun intervento a sostegno del reddito (ad esclusione della disoccupazione con requisiti ridotti, qualora ricorrano le circostanze previste dalla legge);
Ø a fronte della concessione del punteggio di servizio per l’intero anno, i precari “storici” sono costretti ad accettare, invece di una nomina annuale, contratti di lavoro brevi e discontinui. Si introduce, quindi, per lavoratori che hanno maturato diversi anni di servizio, una forma di ulteriore precarizzazione, analoga a quella finora tipica dei docenti privi di abilitazione o neo-abilitati;
Ø qualora il lavoratore rinunciasse ad un incarico, perderebbe non solo il diritto di accedere ai contratti di disponibilità, dunque alle supplenze temporanee, ma anche l’indennità di disoccupazione, che percepisce secondo le circostanze previste dalla legge.

Indennizzo.
Ø Non è specificato se il pagamento delle supplenze brevi resti a carico dei singoli istituti, i quali versano già molto spesso in condizioni di grave difficoltà di bilancio;
Ø qualora le supplenze offerte fossero brevi spezzoni orari, il lavoratore percepirebbe un salario inferiore allo stesso sussidio di disoccupazione; per gli altri docenti, al lavoro precario subentra la disoccupazione, senza forme di sostegno del reddito. È questo il risultato della piena conferma dei tagli agli organici previsti nella legge 133/2008;
Ø non è prevista alcuna misura strutturale che sostenga i lavoratori precari nei prossimi quattro anni, quando saranno tagliati altri 150mila posti.
Ø non è prevista alcuna estensione dell’accesso all’indennità di disoccupazione;
Ø l’ammontare del sussidio mensile di disoccupazione non è incrementato; né è previsto alcun prolungamento dell’indennità oltre i termini usuali (8 mesi, contro i 10-12 di retribuzione di una supplenza annuale).

Accordo MIUR-Regioni.
Ø I contratti di disponibilità, incentivando l’intervento finanziario delle Regioni, avallano e cominciano ad attuare concretamente il disegno di regionalizzazione dell’istruzione professionale, già intrapreso anche nella regione Lombardia con il patto Gelmini-Formigoni dello scorso marzo;
Ø essi accelerano l’attuazione del cosiddetto federalismo scolastico, previsto dalla revisione del titolo V della Costituzione, che porterà alla formazione di sistemi scolastici regionali fortemente diseguali per risorse e risultati;
Ø la Regione Lombardia finanzia progetti anche per le scuole paritarie che ne facciano richiesta. Le scuole private paritarie, però, hanno sistemi di reclutamento affatto diversi da quelle pubbliche statali, poiché non attingono alle graduatorie ad esaurimento. Si tratta dunque di un ulteriore finanziamento alle scuole private.

Alcune modificazioni apportate dalla Commissione ed emendamenti approvati dall’aula della Camera dei deputati.
È concesso ai docenti che ne fanno richiesta esplicita:
Ø la permanenza nella provincia prescelta in occasione dell’aggiornamento e dell’integrazione delle graduatorie per il biennio 2007/2009;
Ø l’inserimento nelle graduatorie di altre province “in coda”;
Ø il trasferimento dalla provincia prescelta ad un’altra, con il riconoscimento del punteggio e della posizione in graduatoria.
Con decorrenza dall’1 settembre 2009, per il biennio scolastico 2009/2011, non è permesso:
Ø modificare la scelta dell’attribuzione del punteggio per i servizi prestati in relazione ad una o più graduatorie;
Ø rimanere nelle graduatorie ad esaurimento ai docenti che abbiano stipulato contratti a tempo indeterminato, per qualsiasi tipologia di posto o classe di concorso.

Conclusioni.
I contratti di disponibilità si basano sulla piena conferma dei tagli agli organici, previsti dall’art. 64 della legge 133/2008, e dei licenziamenti dei docenti precari, indicati nello Schema di Piano Programmatico del MIUR. Il numero dei licenziamenti è invariato; non si prevede alcun tipo di estensione degli ammortizzatori sociali a chi ne sia attualmente escluso, né il prolungamento della loro durata o l’incremento della loro entità; si accentua invece la precarizzazione del personale docente e si avvia la regionalizzazione del sistema scolastico nazionale. Unica concessione i 12 punti di servizio, che aumenteranno il divario di punteggio esistente tra un ristretto numero di precari e tutti gli altri, dividendo e contrapponendo ulteriormente i lavoratori della scuola.

Sara Branca

29 ottobre 2009

Riffa precaria!

È iniziata la Riffa precaria a sostegno del Coordinamento lavoratori della scuola "3 ottobre"!

Estrazione dei premi: 12 novembre all'Arci Metromondo, durante la serata di controinformazione, teatro e musica in difesa della scuola pubblica, organizzata dal C3o.

Alcuni premi:


26 ottobre 2009

Prossima riunione del Coordinamento "3 ottobre"


La prossima riunione del Coordinamento "3 ottobre" è confermata per
mercoledì 28 ottobre

dalle ore 17.00,

presso Casa Morigi
in Via Morigi, 8.

Suonare Arteofficina

25 ottobre 2009

Analisi critica dei contratti di disponibilità.

Decreto Legge n.° 134 del 25 settembre 2009. Sintesi e rilievi critici.

Il Decreto Legge è stato emanato “per consentire una maggiore efficienza in termini di risparmio di tempo e di risorse nel conferimento delle supplenze, al fine di garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l'anno 2009-2010”.
Esso consta di due articoli.

Articolo primo:

· integra la Legge n.° 124 del 3 maggio 1999, con il comma 14 bis, e stabilisce che i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati dal personale docente ed educativo della scuola pubblica statale non possano trasformarsi in contratti a tempo indeterminato, né permettere, prima dell’immissione in ruolo, la maturazione di anzianità utile ai fini retributivi;

· stabilisce che le supplenze temporanee siano assegnate al personale docente inserito nelle graduatorie ad esaurimento e al personale ATA inserito nelle graduatorie permanenti, con precedenza assoluta rispetto al personale non incluso nelle suddette graduatorie e a prescindere dall'inserimento nelle graduatorie di istituto.

Beneficiari:
- coloro i quali abbiano stipulato, nell’a.s. 2008-2009, un contratto a tempo determinato, annuale o fino al termine delle attività didattiche,
- non abbiano potuto stipulare la stessa tipologia di contratto nell'anno scolastico 2009-2010, per mancanza di posti disponibili;

stabilisce che l'amministrazione scolastica possa promuovere, in collaborazione con le Regioni e con le risorse finanziarie messe a disposizione dalle Regioni stesse, progetti di tre mesi, prorogabili a otto, che prevedano attività straordinarie, “anche ai fini dell'adempimento dell'obbligo dell'istruzione”.

Beneficiari:
- hanno priorità i lavoratori precari della scuola che abbiano maturato i predetti requisiti e che percepiscano l'indennità di disoccupazione.
Indennizzo:
- può essere loro corrisposta un'indennità di partecipazione a carico delle regioni.
Punteggio:
- 12 punti di servizio, ai soli fini dell'attribuzione del punteggio nelle graduatorie ad esaurimento e permanenti (ATA).

Articolo secondo:

· stabilisce che il decreto entri in vigore il giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana;

· sancisce che sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

Rilievi critici all’articolo primo:

· Articolo I, comma I:
- l’articolo I, comma I, che è stato inserito in seguito all’annuncio di ricorsi al giudice del lavoro per il riconoscimento anche al personale precario degli scatti biennali di anzianità e della stabilizzazione dopo un triennio di contratti a tempo determinato, viola le legislazioni europea ed italiana;
- dal 1988 il riconoscimento degli scatti biennali è garantito ai docenti di religione da una legge dello Stato, ed anche la stabilizzazione del personale della Pubblica Amministrazione è sancita per legge;
- l’art. 3 della Costituzione proclama il principio di uguaglianza, l’art. 97 della Costituzione impone che l’organizzazione dei pubblici uffici assicuri l’imparzialità dell’amministrazione, il Decreto Legislativo n°. 216 del 9 luglio 2003, che attua la direttiva 2000/78/CE, dispone la parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni del lavoro;
- la possibilità del riconoscimento degli scatti di anzianità per il personale precario è contemplata dalla sentenza della Corte di Giustizia europea C 307/05 del 13/07/2007 e da tre sentenze dei tribunali del lavoro, rispettivamente di Tivoli, Salerno e Roma.

Articolo I, comma II:
Beneficiari:
- l’accesso ai contratti di disponibilità è riservato solo a una minima parte dei precari rimasti senza lavoro, ovvero a coloro che abbiano lavorato per tutto l’anno appena trascorso, con nomina degli USP;
- non è prevista alcuna forma di tutela dei docenti iscritti nella II e III fascia delle graduatorie di istituto;
- i beneficiari saranno costretti ad accettare le supplenze brevi assegnate dai DS, mentre tutti gli altri docenti avranno scarsissime possibilità di lavorare e non beneficeranno di alcun intervento a sostegno del reddito (ad esclusione della disoccupazione con requisiti ridotti, qualora ricorrano le circostanze previste dalla legge);
- a fronte della concessione del punteggio di servizio per l’intero anno, i precari “storici” sono costretti ad accettare, invece di una nomina annuale, contratti di lavoro brevi e discontinui. Si introduce, quindi, per lavoratori che hanno maturato diversi anni di servizio, una forma di ulteriore precarizzazione, analoga a quella finora tipica dei docenti privi di abilitazione.
Indennizzo:
- non è specificato se il pagamento delle supplenze brevi resti a carico dei singoli istituti, i quali versano già molto spesso in condizioni di grave difficoltà di bilancio;
- qualora le supplenze offerte fossero brevi spezzoni orari, il lavoratore percepirebbe un salario inferiore allo stesso sussidio di disoccupazione; per gli altri docenti, al lavoro precario subentra la disoccupazione, senza forme di sostegno del reddito. È questo il risultato della piena conferma dei tagli agli organici previsti nella legge 133/2008;
- non è prevista alcuna misura strutturale che sostenga i lavoratori precari nei prossimi quattro anni, quando saranno tagliati altri 150mila posti.

· Articolo I, comma III:
Beneficiari:
- solo coloro che abbiano lavorato per tutto l’anno scorso con nomina dell’USP, che siano disoccupati e che percepiscano un’indennità di disoccupazione;
- cioè coloro che abbiano versato almeno 52 contributi settimanali nell’ultimo biennio e che abbiano maturato due anni di contribuzione;
- non è dunque prevista alcuna estensione dell’accesso all’indennità di disoccupazione;
- l’ammontare del sussidio mensile di disoccupazione non è incrementato; né è previsto alcun prolungamento dell’indennità oltre i termini usuali (8 mesi, contro i 10-12 di retribuzione di una supplenza annuale);
- la durata dei progetti in collaborazione con le Regioni è molto breve: tre mesi, prorogabili ad otto;
- le attività straordinarie in collaborazione con le Regioni non sono definite, salvo il riferimento a mansioni finalizzate anche all’adempimento dell’obbligo scolastico;
- i contratti di disponibilità, incentivando l’intervento finanziario delle Regioni, avallano e cominciano ad attuare concretamente il disegno di regionalizzazione dell’istruzione professionale, già intrapreso anche nella regione Lombardia con il patto Gelmini-Formigoni dello scorso marzo;
- essi accelerano l’attuazione del cosiddetto federalismo scolastico, previsto dalla revisione del titolo V della Costituzione, che porterà alla formazione di sistemi scolastici regionali fortemente diseguali per risorse e risultati.

Conclusioni.I contratti di disponibilità si basano sulla piena conferma dei tagli agli organici, previsti dall’art. 64 della legge 133/2008, e dei licenziamenti dei docenti precari, indicati nello Schema di Piano Programmatico del MIUR. Il numero dei licenziamenti è invariato; non si prevede alcun tipo di estensione degli ammortizzatori sociali a chi ne sia attualmente escluso, né il prolungamento della loro durata o l’incremento della loro entità; si accentua invece la precarizzazione del personale docente e si avvia la regionalizzazione del sistema scolastico nazionale. Unica concessione i 12 punti di servizio, che aumenteranno il divario di punteggio esistente tra un ristretto numero di precari e tutti gli altri, dividendo e contrapponendo ulteriormente i lavoratori della scuola.


Sara Branca

24 ottobre 2009

Presidio sotto la Regione Lombardia, lunedì 26 ottobre.

lunedì 26 ottobre il Coordinamento lavoratori scuola "3 ottobre" partecipa al sit-in di protesta contro il patto territoriale Formigoni-Gelmini sotto la Regione Lombardia, in Via Filzi, dalle ore 16.30 in poi.


L'assemblea cittadina tenutasi al Presidio Permanente dei Lavoratori della scuola in lotta in data 20/10/2009, alla quale erano presenti, Comitato per la difesa della scuola pubblica Zona5, Coordinamento dei Lavoratori "Uniti contro la crisi", Coordinamento 3 ottobre, I genitori No Gelmini della scuola Media Quintino di Vona, Movimento Precari Scuola, Rete Scuole, singoli delegati di alcune organizzazioni sindacali, studenti delle scuole civiche serali e dell'Università Statale di Milano
indice
una giornata di sit-in di protesta, da effettuarsi in data lunedì 26 ottobre alle 18.30, sotto il palazzo della Regione Lombardia, sito in via Filizi 22, per ribadire la

totale contrarietà al Patto territoriale Gelmini-Formigoni, al decreto Salva Precari, alla legge 133, al decreto Brunetta, ai tagli della finanziaria e alle politiche liberistiche ed antidemocratiche dell'attuale esecutivo.

23 ottobre 2009

Report e foto sciopero generale sindacalismo di base 23 ottobre 2009



La partecipazione di oggi credo sia stata di circa 2000-2500 persone. Gli studenti hanno aperto il corteo con lo striscione "Scuole e diritti vanno a puttane. Sarà contento il cavaliere. Contro fascismo, razzismo, omofobia". Noi, con lo striscione (La scuola statale resiste) abbiamo manifestato al fianco dei lavoratori uniti contro la crisi proprio per sottolineare la volontà di manifestare insieme ai lavoratori degli altri settori piuttosto che essere separati in corteo ognuno con il proprio spezzone (conoscenza, operai, eccetera). Siamo partiti dai Cairoli, passati dal Duomo e abbiamo prima girato intorno all'Assolombarda per poi tutti insieme terminare il corteo davanti al provveditorato di via ripamonti.

In attesa dei racconti da Roma ecco un po' di foto della manifestazione di oggi (grazie Ennio!!) e di link.

http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scontri-milano/scontri-milano/scontri-milano.html
http://milano.repubblica.it/multimedia/home/16228972
http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/economia/scioperi/sciopero-cobas/sciopero-cobas.html
http://roma.repubblica.it/multimedia/home/16217132
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_ottobre_21/sciopero_generale_venerdi_manifestazione_roma-1601903453063.shtml

Prossimi appuntamenti:
- lunedì 26 sotto la Regione Lombardia in via Filzi, dalle 16 in avanti: sit-in di protesta contro il patto territoriale Formigoni-Gelmini;
- mercoledì 28, ore 17: riunione del coordinamento 3 ottobre, in via morigi 8.














22 ottobre 2009

Sciopero 23 per chi rimane a Milano

Per chi non viene a Roma, venerdì 23 il Coordinamento lavoratori della scuola "3 ottobre" parteciperà anche al corteo milanese nello spezzone dei "Lavoratori uniti contro la crisi".

Il corteo partirà da Cairoli alle 9.30, per noi e per tutti coloro che vi vorranno partecipare come lavoratori della scuola e della conoscenza, l'appuntamento è alle 9.15 davanti al Decathlon.

21 ottobre 2009

Riffa precaria!

È iniziata la Riffa precaria a sostegno del
Coordinamento lavoratori della scuola "3 ottobre"!

Estrazione dei premi: 12 novembre all'Arci Metromondo, durante la serata di
controinformazione, teatro, musica in difesa della scuola pubblica, organizzata dal C3o.


17 ottobre 2009

Mercoledì 28 ottobre, prossima riunione del Coordinamento "3 ottobre"

Prossima riunione del Coordinamento lavoratori scuola "3 ottobre"


martedì 17 novembre ore 16


Via Morigi, 8 - MM Cairoli


citofonare: Arteofficina

15 ottobre 2009

I lavoratori della scuola "fanno scintille" sotto la sede della Rai a Milano

Ieri, 14 ottobre, dalle 17 alle 20 si è svolto sotto la sede della Rai di Milano il sit-in organizzato dal Coordinamento lavoratori della scuola "3ottobre"- Cps Milano per denunciare "l'oscuramento" delle manifestazioni dei precari che si sono svolte a Roma il 3 ottobre a cui hanno partecipato più di 20mila precari della scuola e di cui la televisione di Stato non ha dato alcuna notizia.
Ai lavoratori della scuola si sono uniti anche gli studenti del liceo civico Gandhi da mesi in protesta.

Il sit-in si è svolto pacificamente, sono stati fatti con il megafono diversi interventi per spiegare le ragioni della protesta e lanciati diversi slogan. I docenti precari simbolicamente indossavano delle maschere nere con scritto "precario oscurato" e tenevano in mano delle candele accese. Malgrado le richieste dei precari che chiedevano ai giornalisti di scendere o di poter almeno salire in delegazione, non si è visto nessun giornalista della Rai, soltanto un reporter è stato fatto scendere per riprendere alcune immagini, ma senza audio, non si sa a che scopo.

Alcuni lavoratori della scuola hanno allora deciso per farsi notare e lasciare un segno visibile della loro protesta di lanciare alcuni piccoli fuochi d'artificio in aria e gli studenti hanno acceso un fumogeno colorato. Le scintille colorate e i botti dei fuochi d'artificio hanno fatto affacciare i giornalisti alle finestre, ma neanche allora si son decisi a scendere. Evidentemente per la televisione pubblica italiana, i lavoratori della scuola in protesta non fanno mai notizia, neanche se vanno sotto la sede della Rai. Il governo continua a distruggere la qualità della scuola pubblica e la televisione di Stato continua, colpevolmente, a non darne notizia.

Coordinamento Lavoratori della scuola "3ottobre"- Cps Milano

16 ottobre: Prossima riunione coordinamento

Prossima riunione del Coordinamento lavoratori della scuola "3ottobre"
C.P.S. Milano
venerdì 16 ottobre, ore 18.00-21.00
presso Casa Morigi
Via Morigi, 8 -
Milano
metro: Cairoli-Cadorna
tram: 12, 14, 1, 2, 19, 16, 3

12 ottobre 2009

9 ottobre 2009

SIT IN SOTTO LA RAI 14 ottobre!

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: Sit-in di protesta sotto la Rai in corso Sempione a Milano giorno 14 ottobre del Coordinamento Lavoratori della scuola "3ottobre" - Cps Milano

Dal mattino presto, il 3 ottobre, nella capitale si sono riversati migliaia di precari della scuola provenienti da tutta Italia con grandi sacrifici, ma anche con grande determinazione e combattività. Lo si è visto già all'arrivo delle delegazioni al presidio permanente di fronte al Ministero, con “prove generali” di slogan insieme agli studenti medi romani che erano arrivati in corteo dalle proprie scuole. In tantissimi hanno voluto esserci, in rappresentanza dei tanti che non hanno potuto esserci. A testimoniare che la lunga, dura e difficile lotta autorganizzata, a partire dal 15 luglio, con il presidio sotto Montecitorio, e, poi, con le decine di proteste degli inizi di settembre - dai presidi permanenti alle occupazioni di provveditorati, dai cortei alle occupazioni dei tetti - ha visto crescere e rafforzarsi il coordinamento dei comitati di lotta di tutta Italia. In 20.000 – da Nord a Sud – alla fine hanno animato un lunghissimo corteo, con in testa lo striscione “Dignità e futuro per la scuola pubblica” che da piazza Repubblica ha, prima attraversato piazza del Popolo - il sit-in per la libertà d'informazione - dove è stato letto il comunicato del Coordinamento Precari Scuola, per poi continuare verso la sede del Ministero dove doveva ricongiungersi con un altro corteo di precari partito nello stesso pomeriggio che ha invece preferito non passare dal sit-in della stampa.

Sulla via per il Miur i precari sono stati costretti a fare un percorso lunghissimo ai lati del fiume, invisibile, defatigante, ma questa durissima prova, quasi umiliante, invece di fiaccare gli animi, ha anzi reso più combattivo il corteo “risorto” in superficie, fino ad arrivare sulle gradinate del Ministero con gli slogan più frequenti “la scuola pubblica non si tocca la difendermo con la lotta”, “Via il governo, dimissioni”, “Gelmini dimettiti” e ha dimostrato la tenacia e la forza, la stessa tenacia e forza di mesi di lotta.

Ma, nonostante la strepitosa manifestazione (non si ricordano numeri simili in nessun corteo di precari della scuola), organizzata nella lotta e con la lotta e, con la visibilità di fronte alle centinaia di migliaia di persone che gremivano Piazza del Popolo, dobbiamo dire che non abbiamo trovato un giusto corrispettivo sui mass media.

Crediamo che la difesa della libertà di informazione passi, necessariamente, attraverso la pratica concreta, l'informazione, appunto, sui fatti ed eventi significativi per la società. Si può essere per la libertà di informazione se si tace o, al più, si fanno trafiletti sulle lotte dei lavoratori della scuola?Una lotta che ha saputo conquistare, come è stato visibile nel corteo, gli studenti, ma anche tanti lavoratori della scuola che precari non sono. Una lotta che non è solo dei precari, ma di tutti coloro i quali hanno a cuore la scuola pubblica e il futuro del nostro paese.


Per questo mercoledì 14 ottobre dalle 17 alle 20 saremo davanti alla sede RAI a Milano. Per raccontare, da diretti protagonisti, cosa è successo a Roma il 3 ottobre, ma soprattutto per dire che non permettiamo che sulle lotte dei lavoratori i mass media possano tacere o distorcere l'informazione come fanno.


Coordinamento Lavoratori della scuola "3 ottobre"- Cps Milano

http://coordinamentoscuola3ottobre.blogspot.com

6 ottobre 2009

Prossima riunione del coordinamento "3ottobre"- Cps Milano

Prossima riunione del coordinamento Lavoratori della scuola "3ottobre"- Cps Milano


venerdì 16 ottobre ore 18-21
presso
Casa Morigi
via Morigi, 8 -
Milano

metro cairoli-cadorna
tram 12, 14, 1, 2, 19, 16, 3