Dopo i diversi tentativi di organizzare sul territorio nazionale corsi di formazione di breve, se non di
brevissima durata, motivati unicamente da evidenti esigenze di risparmio da parte del MIUR, ci tocca oggi constatare, in quanto lavoratori della scuola specializzati e formati in percorsi post lauream annuali e/o biennali, che l'adeguata formazione e le specializzazioni a nulla valgono rispetto alla volontà della FLC CGIL di stringere accordi con l'USR della Lombardia per sopperire alle conseguenze della riforma Gelmini, che in questi anni ha prodotto in diverse discipline di insegnamento un numero importante di lavoratori in esubero.
Esprimiamo profondo dissenso in merito alla nota riportata il 16/07/13 sul sito della FLC CGIL di
Como (http://www.cgil.como.it/index.php/flc-notizie/1138utilizzo-su-sostegno.html) riguardante l’utilizzo su posto di sostegno di docenti non in possesso di titolo di specializzazione al sostegno degli alunni con disabilità.
Ci sembra appena il caso sottolineare e richiamare l'attenzione sul rispetto di quanto viene esplicitato nell’art. 14 comma 6 della legge 104/92: “L'utilizzazione in posti di sostegno di docenti privi dei prescritti titoli di specializzazione è consentita unicamente qualora manchino docenti di ruolo o non di ruolo specializzati”.
Esigiamo che la normativa vigente venga rispettata su tutto il territorio nazionale e che si assegnino cattedre e spezzoni di sostegno a docenti non specializzati solo ed esclusivamente dopo eventuale esaurimento delle graduatorie provinciali e delle graduatorie di istituto dove sono presenti docenti specializzati nel sostegno degli alunni con disabilità.
Stigmatizziamo, inoltre, il fatto che l'accordo siglato in sordina, del quale non vi è traccia alcuna sul sito dell'USR della Lombardia, venga reso noto al 16 di luglio con appena 15 giorni di tempo per i docenti di ruolo per presentare le domande e, nemmeno a dirlo, in piena estate, forse sperando – erroneamente – che vi sia una soglia dell'attenzione più bassa e minor vigilanza da parte dei lavoratori della scuola.
Crediamo, infine, che qualunque forma di accordo tra i sindacati e gli uffici scolastici regionali debba essere resa pubblica affinché siano note a tutti in piena trasparenza le diverse procedure di assegnazione che tanta ricaduta hanno sui lavoratori della scuola nonché sull'integrazione e sul diritto allo studio degli studenti con disabilità.
Precari Uniti contro i tagli
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