Video:
http://www.youtube.com/watch?v=H8FmsPmRjbE
http://www.youtube.com/watch?v=xPRkrWLhky0
http://www.youtube.com/watch?v=tDX9Hl2PoXQ
http://www.youtube.com/watch?v=S8QYUdJ-iQo
http://www.youtube.com/watch?v=USNhmF4yrL0
http://www.youtube.com/watch?v=T5SjszxqLE4
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica […] istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
“La scuola è aperta a tutti”. (Costituzione della Repubblica Italiana, Artt. 33-34)
Nell’anniversario della Liberazione, evento fondante della Repubblica italiana, i lavoratori della scuola sono in piazza per ribadire i valori fondamentali della Costituzione repubblicana e difendere la scuola statale, fulcro dello sviluppo economico, civile e culturale del paese. Il disegno di smantellamento della scuola pubblica che il governo sta realizzando colpisce uno degli ultimi presidi democratici rimasti in un sistema politico sempre più autoritario:
- i drastici tagli finanziari (7,8 miliardi di euro in tre anni) condannano alla paralisi le scuole di ogni ordine e grado;
- l’aumento del numero degli studenti per classe (fino a 33) riduce la qualità dell’insegnamento e la sicurezza nelle aule e nei laboratori;
- l'introduzione dell'assolvimento dell'obbligo scolastico anche con la frequenza di corsi di formazione professionale riproduce il sistema classista del doppio canale: un liceo tradizionale per pochi e scuole tecniche e professionali dequalificate per i futuri lavoratori precari;
- il ddl Aprea trasforma le scuole pubbliche in fondazioni di diritto privato ed equipara il preside a un manager che sceglie direttamente i docenti, con un Consiglio di Amministrazione di cui fanno parte “esperti” delle associazioni datoriali;
- la mozione Cota istituisce “classi-ponte” per gli studenti stranieri, basate su un principio discriminatorio e anti-pedagogico;
- il buono-scuola finanzia indirettamente le scuole private, contro il dettato costituzionale, e incentiva un sistema d’istruzione squalificato.
Contro questo disegno di smantellamento e privatizzazione, diciamo:
NO alla riduzione dei finanziamenti per la scuola pubblica;
NO al finanziamento delle scuole private;
NO all’ingresso dei privati nelle scuole;
NO alla chiamata diretta dei docenti da parte del preside;
NO alle esternalizzazioni.
Chiediamo a tutti di partecipare alla nostra lotta:
PER una scuola libera, antirazzista e aperta a tutt*;
PER l’adeguamento della spesa per l’istruzione e la ricerca ai livelli previsti dal Piano di Lisbona, sottoscritto dall’Italia (3% del PIL, rispetto all’1,1% attuale);
PER l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari della scuola su tutti i posti disponibili;
PER l’adozione di criteri oggettivi, pubblici e trasparenti per il reclutamento dei docenti.
DIFENDIAMO LA SCUOLA DI TUTT*!
Coordinamento lavoratori della scuola “3 ottobre”
http://www.youtube.com/watch?
http://www.youtube.com/watch?
http://www.youtube.com/watch?
http://www.youtube.com/watch?
http://www.youtube.com/watch?
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica […] istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
“La scuola è aperta a tutti”. (Costituzione della Repubblica Italiana, Artt. 33-34)
SENZA ISTRUZIONE NON C’È MEMORIA, NÉ FUTURO!
LA SCUOLA STATALE RESISTE!
LA SCUOLA STATALE RESISTE!
Nell’anniversario della Liberazione, evento fondante della Repubblica italiana, i lavoratori della scuola sono in piazza per ribadire i valori fondamentali della Costituzione repubblicana e difendere la scuola statale, fulcro dello sviluppo economico, civile e culturale del paese. Il disegno di smantellamento della scuola pubblica che il governo sta realizzando colpisce uno degli ultimi presidi democratici rimasti in un sistema politico sempre più autoritario:
- i drastici tagli finanziari (7,8 miliardi di euro in tre anni) condannano alla paralisi le scuole di ogni ordine e grado;
- l’aumento del numero degli studenti per classe (fino a 33) riduce la qualità dell’insegnamento e la sicurezza nelle aule e nei laboratori;
- l'introduzione dell'assolvimento dell'obbligo scolastico anche con la frequenza di corsi di formazione professionale riproduce il sistema classista del doppio canale: un liceo tradizionale per pochi e scuole tecniche e professionali dequalificate per i futuri lavoratori precari;
- il ddl Aprea trasforma le scuole pubbliche in fondazioni di diritto privato ed equipara il preside a un manager che sceglie direttamente i docenti, con un Consiglio di Amministrazione di cui fanno parte “esperti” delle associazioni datoriali;
- la mozione Cota istituisce “classi-ponte” per gli studenti stranieri, basate su un principio discriminatorio e anti-pedagogico;
- il buono-scuola finanzia indirettamente le scuole private, contro il dettato costituzionale, e incentiva un sistema d’istruzione squalificato.
Contro questo disegno di smantellamento e privatizzazione, diciamo:
NO alla riduzione dei finanziamenti per la scuola pubblica;
NO al finanziamento delle scuole private;
NO all’ingresso dei privati nelle scuole;
NO alla chiamata diretta dei docenti da parte del preside;
NO alle esternalizzazioni.
Chiediamo a tutti di partecipare alla nostra lotta:
PER una scuola libera, antirazzista e aperta a tutt*;
PER l’adeguamento della spesa per l’istruzione e la ricerca ai livelli previsti dal Piano di Lisbona, sottoscritto dall’Italia (3% del PIL, rispetto all’1,1% attuale);
PER l’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari della scuola su tutti i posti disponibili;
PER l’adozione di criteri oggettivi, pubblici e trasparenti per il reclutamento dei docenti.
DIFENDIAMO LA SCUOLA DI TUTT*!
Coordinamento lavoratori della scuola “3 ottobre”
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