8 giugno 2010

EMILIA ROMAGNA: OLTRE OGNI PREVISIONE L’ADESIONE AL PRIMO GIORNO DI SCIOPERO DEGLI SCRUTINI

Mentre scriviamo questo comunicato continuano a pervenire notizie di scuole che hanno bloccato gli scrutini, in parte delle classi o completamente, e siamo solo al primo dei 2 giorni di sciopero. Ci risultano bloccati gli scrutini in più della metà delle scuole superiori di Bologna e provincia, alle quali si aggiungono diverse scuole medie, nonché l’adesione di alcune scuole primarie. Pur non dovendo espletare scrutini, abbiamo notizia di lavoratori in sciopero perfino in diverse scuole materne. Questi dati rendono ancor più positiva la valutazione fatta nei giorni scorsi, quando avevamo avuto notizia dell’adesione allo sciopero, proclamato da RdB, Cobas, USI e altre sigle del sindacalismo di base, dei lavoratori degli istituti superiori Aldini, Aldrovandi, Belluzzi, Copernico, Luxemburg, Sabin, Fantini, Serpieri, Alberghetti, Innocenzo da Imola, Malpighi, Keynes, Mattei, Salvemini, Montessori, delle scuole medie Rodari Jussi e Pepoli. Dalla provincia di Modena ci comunicano l’adesione dei lavoratori degli istituti Selmi, Venturi, Cattaneo/Deledda, Corni, Pico di Mirandola, Barozzi, Wiligelmo, Ferrari, Fermi, Corbelli, Vinci, Baggi, Muratori, San Carlo, Tassoni, Levi, Vallari, Fanti, Morandi, Elsa Morante, Corbelli, delle Scuole medie di Marano sul Panaro. Da Reggio Emilia sono giunte solo le prime rilevazioni che comunque ci dicono di altissime adesioni allo Scaruffi e al Pascal, mentre sicuramente domani sciopereranno i lavoratori degli istituti Cattaneo, Lombardini e Filippo Re. Oltre all’adesione allo sciopero, ci sono state diverse manifestazioni come a Bologna, dove un gruppo di lavoratori precari è salito sulla Torre degli Asinelli, esponendo uno striscione con scritto “NO AI TAGLI” e a Modena dove gli scioperanti si sono ritrovati in presidio davanti ad uno degli istituti coinvolti nella protesta. Siamo ancora in attesa delle notizie relative alle altre province. Nel frattempo esprimiamo forte soddisfazione, visto che da 22 anni non si realizzava uno sciopero degli scrutini; una forma di protesta molto efficace perché permette di bloccare il lavoro anche con lo sciopero di un solo lavoratore per consiglio di classe. Un’efficacia spesso negata agli scioperi “convenzionali” a causa della vergognosa legge anti-sciopero che affligge i lavoratori da 20 anni. La notizia è ancora più interessante se consideriamo che, timorosi delle conseguenze, sindacati collaborazionisti hanno tentato di boicottare lo sciopero diffondendo circolari a dirigenti e lavoratori. Abbiamo poi assistito alla reazione scomposta di molti dirigenti che hanno minacciato assurde ritorsioni e non hanno rispettato le norme della stessa legge anti-sciopero, ritardando o non emanando le circolari che davano notizia dello sciopero. Contro questi atti abbiamo mandato lettere agli Uffici Scolastici Regionali e alla Commissione di Garanzia perché vengano presi provvedimenti. Ci chiediamo se questa volta il Direttore dell’USR Emilia Romagna Limina sarà attento al rispetto della normativa. Stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni di irregolarità per procedere in giudizio per comportamento antisindacale. Questi 2 giorni di sciopero assumono un’importanza fondamentale nella lotta contro la privatizzazione della scuola pubblica che porta al licenziamento in massa di centinaia di migliaia di precari, all’aumento dei carichi di lavoro per il personale di ruolo e alla negazione del diritto allo studio. E’ un segnale molto forte anche in vista dell’opposizione alla manovra finanziaria che usa i lavoratori pubblici come “bancomat” per mantenere i profitti di banche e imprese, scaricando i costi della crisi sui più deboli. I più deboli però oggi hanno cominciato a ribellarsi e d’ora in avanti le proteste saranno sempre più forti a partire dallo sciopero del pubblico impiego del 14 giugno.
Cub scuola Vicenza

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