Dopo il presidio e la manifestazione di protesta del 18 marzo davanti al provveditorato di Modena – manifestazione organizzata dal Coordinamento Precari della Scuola di Modena che ha visto la partecipazione di centinaia di precari – il provveditore Gino Malaguti ha deciso di abbandonare la linea dell’indifferenza. Per ore i precari lo hanno aspettato sotto l’Ufficio Scolastico Provinciale, ma il provveditore ha millantato “impegni istituzionali”. Durante il presidio è arrivata – sul cellulare di un sindacalista dello Snals – una chiamata del provveditore che ha parlato con la sottoscritta al telefono. Ci ha detto di essere impegnato in una riunione istituzionale a Bologna. Dal presidio sono partiti fischi e urla. Gli abbiamo detto che eravamo disposti ad aspettarlo ad oltranza, ma il provveditore ha chiuso la telefonata dicendo “buonanotte!”. La rabbia dei precari è esplosa, anche per questo è stato organizzato un corteo nelle vie limitrofe al provveditorato. Tra gli slogan: “Malaguti te lo diciamo gli scrutini li blocchiamo!”.A dimostrazione che solo la lotta paga, il Coordinamento Precari della Scuola ottiene un primo risultato: è arrivato un fax dal Provveditorato in cui Malaguti ci annuncia di essere disposto ad incontrarci in qualsiasi data a noi “gradita”. Adesso la lotta procede: non ci fermeremo fino a quando non avremo ottenuto il ritiro dei tagli alla scuola pubblica. La prossima riunione del Coordinamento Precari è prevista per mercoledì alle ore 18 in via Carteria 49: decideremo in quell’occasione quando andare ad incontrare il provveditore. La campagna centrale delle prossime settimane sarà quella per chiedere ai sindacati l’indizione dello sciopero in occasione degli scrutini di giugno.
Coordinamento Precari della Scuola di Modena
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