Venerdì 12 marzo 2010 il Coordinamento lavoratori della scuola "3 ottobre" ha scelto di aprire la giornata di sciopero con un picchetto fuori da una scuola di Milano, il liceo classico Manzoni, con l'intento di sensibilizzare verso il blocco degli scrutini di giugno e rivendicare il non collaborazionismo dei lavoratori della scuola al piano della Riforma.
Eravamo una quindicina di lavoratori della scuola, docenti e ata, con striscioni, megafono e volantini. Ci siamo posizionati davanti all'ingresso della scuola per intercettare meglio i colleghi e consegnare il volantino informativo dell'assemblea pubblica del 12 aprile 2010 sullo sciopero degli scrutini. Gli studenti ci hanno bene accolto e buona parte della scuola è rimasta fuori a picchettare, nonostante il preside minacciasse loro e noi di chiamare la polizia. Siamo stati raggiunti anche dagli studenti del vicino liceo Tito Livio e dopo un'ora il picchetto è confluito in un mini corteo dalla scuola sino a piazza Cairoli, luogo d'appuntamento del corteo degli studenti medi superiori. Noi abbiamo seguito il gruppo sfilando con i nostri striscioni e, essendo sia la posizione della scuola sia quel tratto di strada piuttosto trafficati da auto e persone, c'è stata una buona visibilità tra passanti, automobilisti e gente che si affacciava dai palazzi e da alcune scuole limitrofe.
L' esperienza più che positiva del picchetto al Manzoni, così come i volantinaggi in entrata ed uscita dalle scuole, alla pari di altre svoltesi a Bologna ed in altre città, ha mostrato come queste forme di protesta direttamente in loco possano:
- fare presa sulla "timidezza" e sordità dei colleghi di ruolo e precari, anche solo nel provare a parlare e consegnare loro un volantino che altrimenti non avrebbero mai avuto occasione di ricevere,
- permettere d'intercettare quella fetta di lavoratori della scuola che non s'incontra in manifestazioni e simili occasioni,
- portare la protesta di noi docenti tra gli studenti, spesso ancora poco informati,
- dare forza alla costruzione del blocco degli scrutini di giugno, unica strada di lotta percorribile.
Per questi motivi invitiamo tutti a supportarci nelle prossime iniziative simili, che più sono partecipate, più acquisiscono forza e sonorità d'impatto su chi lavora e studia nella scuola.
Coordinamento lavoratori della scuola "3 ottobre"
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