18 dicembre 2009

Mozione approvata all'IIS "Bellisario" di Inzago

Mozione presentata Collegio docenti del 15/12/2009 dell'IIS "Bellisario" di Inzago.
I docenti dell’IIS "M. Bellisario" di Inzago esprimono la propria contrarietà riguardo ai provvedimenti previsti dall’art. 64 della L133/08 nei confronti della scuola pubblica; in particolare denunciano la situazione di incertezza in cui è lasciata la scuola secondaria di secondo grado, che a partire dall’anno prossimo sarà investita da una serie di regolamenti che prevedono una totale ristrutturazione delle scuole superiori che danneggerà seriamente la qualità dell'insegnamento e ridurrà drasticamente l'offerta formativa. In tale ristrutturazione non si ravvisa infatti alcuna motivazione didattica o pedagogica, bensì soltanto una manovra di contenimento della spesa pubblica, a discapito della qualità della scuola statale e quindi dell'istruzione e formazione dei nostri studenti.
Infatti non si tratta di una vera e propria riforma, ma solo di un insieme indiscriminato di tagli ai finanziamenti alla scuola pubblica che avverranno tramite:


  • la diminuzione delle ore di lezione settimanali (in media si avrà una riduzione di 5 ore settimanali in tutte le scuole superiori di ogni ordine);
  • l'aumento degli alunni per classe (già in vigore da quest'anno è stato alzato il numero massimo di studenti per classe fino ad arrivare a 33 alunni per classe);
  • l'inserimento (già in vigore da quest'anno) in una stessa classe di 2 o più alunni con disabilità;
  • la totale eliminazione delle compresenze;
  • una generalizzata diminuzione delle ore dedicate al sostegno degli studenti diversamente abili;
  • tagli alle ore di laboratorio e tecnico pratiche;
  • eliminazione di tutti gli indirizzi sperimentali e la riconduzione delle attuali sperimentazioni agli indirizzi di scuola tradizionali vecchi di almeno trent'anni;
  • tagli al personale tecnico amministrativo con grave danno per l'organizzazione e la sicurezza.
    Per questi motivi chiediamo e auspichiamo:
  • il ritiro dei tutti i tagli alla scuola previsti dalla legge 133 attraverso il reintegro dei finanziamenti alla scuola pubblica;
  • il ritiro di tutti i regolamenti di riordino della scuola superiore;
  • il ritiro dell'art. 64 della legge 133;
  • una seria politica di finanziamento alla scuola pubblica statale.

Data la gravità dei provvedimenti che verranno messi in atto e visto che le forme di protesta finora attuate non sono state in alcun modo tenute in considerazione dal Ministero e dal Governo, proponiamo al Collegio Docenti il:

  • blocco dei corsi di recupero e degli sportelli help fin quando non saranno stanziati i fondi per pagare i docenti;
  • blocco dei viaggi d’istruzione;
  • blocco delle gite di un giorno e di tutte le uscite didattiche;
  • blocco della didattica curriculare per 2 giorni con programmazione di attività alternative per riflettere con gli studenti sugli effetti della riforma.

Mozione approvata a maggioranza punto per punto.

Nessun commento:

Posta un commento