I sondaggi avevano rilevato da tempo un malessere tra i lavoratori nelle scuole e lo sciopero breve ha di fatto confermato il dissenso.
Precari e USB-RdB soddisfatti.
Proseguiranno altre lotte contro la riforma Gelmini.
di Giovanni Portas
Lo sciopero è riuscito, addirittura una scuola di Laureana di Borrello è stata completamente chiusa per adesione compatta allo sciopero. Piena soddisfazione da parte dei precari della scuola per la giornata conclusiva. Aspettative ancora più entusiasmanti confermate dai sondaggi degli scorsi giorni. Premiati questi mesi di iniziative e di proteste contro la riforma Gelmini, concretizzati con un segnale di dissenso indirizzato all’attenzione del MIUR. I dati incoraggeranno altre lotte contro manovre finanziarie ingiuste e affrettate.
Precari storici pienamente motivati a lottare contro questo disastro. Il sud scolastisco risponde ai decreti criminalizzanti del governo. Infatti proprio chi ne ha dovute subire troppe in anni di precariato ha finalmente potuto esprimere piena contrarietà. Stavolta hanno avuto l’appoggio dei colleghi di ruolo anche con tessere sindacali diverse. Tutti uniti nella protesta dunque. A chiusura di anno scolastico, dopo aver sopportato gli effetti del primo anno della riforma “epocale” con classi pollaio e precari licenziati, questo è stato il segnale più incisivo. I precari hanno meritato questa vittoria. Hanno coinvolto le scuole con lo sciopero breve USB-RdB con risultati sono ancora più entusiasmanti. I sondaggi di USB-RdB hanno rilevato da tempo un consistente malessere tra i lavoratori nelle scuole e lo sciopero breve ha di fatto raggiunto i consensi attesi. Una forma di protesta, che ha consentito di scioperare anche per un solo scrutino con una trattenuta pari alla sua effettiva durata (17,5 euro l’ora).
Dobbiamo registrare però che rimangono i dubbi su come molti professori, se pur indignati verso i provvedimenti del MIUR, non abbiano avuto correttamente informazioni, sullo sciopero breve, da parte delle loro stesse scuole. Usb-Rdb sta diramando note contro scorrettezze e false informazioni diffuse da parte di dirigenti scolastici contro la legalita’ dello sciopero breve al punto di sostituire i calendari delle giornate degli scrutini. Allo stesso tempo registriamo anche la piena collaborazione di alcuni dirigenti che hanno contribuito pienamente a far circolare le informazioni.
Calabria ed Emilia Romagna hanno fatto da partenza per questo sciopero registrando un successo in entrambe le realtà scolastiche, a dimostrazione che il problema dei tagli è nazionale. I prossimi 14 e 15 giugno vedranno coinvolti Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia, regioni in cui si susseguono in questi giorni assemblee e volantinaggi a tappeto nelle scuole.
Precari e USB-RdB soddisfatti.
Proseguiranno altre lotte contro la riforma Gelmini.
di Giovanni Portas
Lo sciopero è riuscito, addirittura una scuola di Laureana di Borrello è stata completamente chiusa per adesione compatta allo sciopero. Piena soddisfazione da parte dei precari della scuola per la giornata conclusiva. Aspettative ancora più entusiasmanti confermate dai sondaggi degli scorsi giorni. Premiati questi mesi di iniziative e di proteste contro la riforma Gelmini, concretizzati con un segnale di dissenso indirizzato all’attenzione del MIUR. I dati incoraggeranno altre lotte contro manovre finanziarie ingiuste e affrettate.
Precari storici pienamente motivati a lottare contro questo disastro. Il sud scolastisco risponde ai decreti criminalizzanti del governo. Infatti proprio chi ne ha dovute subire troppe in anni di precariato ha finalmente potuto esprimere piena contrarietà. Stavolta hanno avuto l’appoggio dei colleghi di ruolo anche con tessere sindacali diverse. Tutti uniti nella protesta dunque. A chiusura di anno scolastico, dopo aver sopportato gli effetti del primo anno della riforma “epocale” con classi pollaio e precari licenziati, questo è stato il segnale più incisivo. I precari hanno meritato questa vittoria. Hanno coinvolto le scuole con lo sciopero breve USB-RdB con risultati sono ancora più entusiasmanti. I sondaggi di USB-RdB hanno rilevato da tempo un consistente malessere tra i lavoratori nelle scuole e lo sciopero breve ha di fatto raggiunto i consensi attesi. Una forma di protesta, che ha consentito di scioperare anche per un solo scrutino con una trattenuta pari alla sua effettiva durata (17,5 euro l’ora).
Dobbiamo registrare però che rimangono i dubbi su come molti professori, se pur indignati verso i provvedimenti del MIUR, non abbiano avuto correttamente informazioni, sullo sciopero breve, da parte delle loro stesse scuole. Usb-Rdb sta diramando note contro scorrettezze e false informazioni diffuse da parte di dirigenti scolastici contro la legalita’ dello sciopero breve al punto di sostituire i calendari delle giornate degli scrutini. Allo stesso tempo registriamo anche la piena collaborazione di alcuni dirigenti che hanno contribuito pienamente a far circolare le informazioni.
Calabria ed Emilia Romagna hanno fatto da partenza per questo sciopero registrando un successo in entrambe le realtà scolastiche, a dimostrazione che il problema dei tagli è nazionale. I prossimi 14 e 15 giugno vedranno coinvolti Piemonte, Lazio, Campania e Sicilia, regioni in cui si susseguono in questi giorni assemblee e volantinaggi a tappeto nelle scuole.
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